Cos'è e come combattere la PROCESSIONARIA?

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13. 04. 14
posted by: iessebi

Dopo il lungo inverno ecco l’attesa primavera!

E allora via i cappotti, sciarpe e cappelli!

Le giornate si allungano e vien voglia di fare lunghe passeggiate nei parchi e boschi lontano dalla frenesia della città.

Ma…attenti! Restate sempre con gli occhi ben aperti…
Molti sicuramente avranno visto su certi alberi alcuni batuffoli di cotone….ecco, quei batuffoli sono i nidi di insetti che si nutrono dei germogli delle piante!

 

Si tratta della Processionaria, è un insetto lepidottero della famiglia dei Taumatopeidi che può risultare molto pericoloso per la sopravvivenza di varie specie arboree.

Esistono circa 40 differenti specie di processionaria: le più diffuse in Italia sono, secondo la nomenclatura scientifica, la Thaumetopoea Pityocampa (Processionaria del pino) e la Thaumetopoea processionea (Processionaria della quercia).
Gli adulti della Processionaria della quercia sono farfalle notturne molto simili alla Processionaria del pino.

Cos’è?

Il nome di Processionaria deriva proprio dall’abitudine di questi bruchi di spostarsi sempre in fila indiana, formando una vera e propria processione: si compattano solamente quando raggiungono il loro nido, dove andranno a ri-deporre le uova.
E’ uno degli insetti più distruttivi per le foreste, capace di privare di ogni foglia vasti tratti di pinete durante il proprio ciclo vitale.
Le pianta più colpita è il pino (in particolare il pino nero e il pino silvestre), ma è facile trovarne anche presso larici e cedri.

Il ciclo di vita del parassita

La Processionaria è attiva solo durante i periodi freddi dell’anno, dal momento che trascorre i caldi mesi estivi come bozzolo seppellito sotto terra. Le falene iniziano a emergere dal suolo nel mese di agosto; trascorso qualche giorno iniziano la ricerca di piante adatte per deporre le uova. Ogni femmina produce un “ammasso” di uova che viene fissato alle foglie dell’albero ospitante. L’ammasso può contenere fino a 300 uova, dalle quali dopo almeno 4 settimane nascono le tipiche larve.

In poco tempo, spogliato completamente un ramo, si muovono in fila alla ricerca di nuovo nutrimento.

I bruchi vivono in gruppo. Inizialmente sono nomadi, spostandosi di ramo in ramo costruendo nuovi nidi provvisori, ma verso ottobre formano un nido sericeo dove affronteranno l’inverno. L’attività riprende in primavera e le processionarie, in genere verso la fine di maggio, si dirigono in un luogo adatto per tessere il bozzolo.

Trovatolo, lì si interrano.

L’insetto, raggiunta la maturità e avvenuta la metamorfosi, durante il mese di luglio esce dal bozzolo.
L’adulto è una falena con ali larghe 3-4 cm, di colore grigio con delle striature marroni; la femmina è solitamente di dimensioni lievemente maggiori del maschio.

La loro vita è molto breve: non più di 2 giorni. Le femmine sono le prime a recarsi sugli alberi ad alto fusto, dove vengono in seguito fecondate dal maschio, volano alla ricerca della pianta più adatta per la deposizione delle uova e il ciclo ricomincia.

Fate attenzione anche ai vostri animali…
La Processionaria risulta molto pericolosa in particolare nei confronti dei cani, i quali, brucando l’erba o annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto.
Il primo sintomo è l’improvvisa e intensa salivazione.

Vi state chiedendo come intervenire?

I.S.B. consiglia diversi metodi di intervento contro la processionaria:

Distruzione meccanica dei nidi

La lotta meccanica consiste nel togliere manualmente dalla pianta infestata i nidi di processionaria.

Tale operazione viene svolta solitamente in inverno, prima che le larve siano uscite dal nido, con l’ausilio di scale e troncarami; durante il prelevamento dei nidi è necessario vestirsi in modo adeguato per evitare il contatto con i peli urticanti.
Tale metodo di intervento si rivela efficace, ma piuttosto costoso in termini economici e di tempo: risulta conveniente se utilizzato su una superficie ristretta; in caso l’aerea di intervento sia più estesa, è indicata la lotta microbiologica.

Lotta microbiologica

La lotta microbiologica è attualmente il metodo di intervento più utilizzato e consiste nell’impiego dell’insetticida biologico Bacillus thuringiensis kurstaki (Btk).
Il Bacillus thuringiensis è un batterio che, colpita una processionaria, paralizza la larva danneggiandone i centri nervosi. Tale insetticida colpisce solo alcuni lepidotteri, dunque non risulta pericoloso per la biodiversità della zona in cui il trattamento viene effettuato. L’insetticida può essere diffuso con mezzo aereo (elicottero) o tramite un atomizzatore(vedere foto).

Trappole ai feromoni (o ferormoni)

I ferormoni sono sostanze chimiche rilasciate dalla femmina per attirare il maschio durante il periodo dell’accoppiamento.
Disporre di trappole ai ferormoni può essere utile per monitorare la diffusione delle falene di processionaria e per confondere le falene maschio nella ricerca della femmina.
Evitando l’incontro tra i sessi si evita la fecondazione e quindi la formazione di una nuova generazione di insetti defogliatori.
Il periodo migliore per posizionare i diffusori di feromoni è il mese di giugno, quando riprendono gli sfarfallamenti degli adulti di processionaria.
I feromoni sono sostanze innocue nei confronti dell’uomo e degli animali ed il loro impiego non ha alcun effetto sull’ambiente.

Endoterapia

Per Endoterapia si intende il trattamento fitosanitario eseguito attraverso l’immissione di sostanze insetticide e/o fungicida direttamente all’interno del sistema vascolare della pianta.

Attraverso il flusso traspiratorio la soluzione viene poi traslocata all’intera chioma dove esplica azione di protezione contro i patogeni per tutta la stagione.

Trappole meccaniche

Negli ultimi anni sono state sviluppate da alcune aziende delle trappole speciali da disporsi sui tronchi dei pini infestati da Processionaria. Il meccanismo d’azione sfrutta l’idea di poter invischiare il fastidioso insetto con della particolare colla durante la “processione” delle larve.

Non esitate a contattare I.S.B. allo 051/364951 o a scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Per qualsiasi dubbio, ulteriori informazioni e consigli di un esperto, il sopralluogo è gratuito!